Scegliere di guidare una
vettura con carrozzeria “barchetta” o scegliere una carrozzeria “berlinetta”
non era cosa così facile. La scelta veniva tranquillamente influenzata dalla
strategia di partecipazione alla Mille Miglia: se si era disposti a risparmiare
il più possibile sul peso a costo di avere una vettura ben più scomoda, la
scelta non poteva che cadere sulla prima soluzione. In caso contrario, se il
pilota-gentlemen preferiva correre tra le impervie strade degli Appennini ed
affrontare i tratti notturni nel ben più caldo abitacolo di una carrozzeria
chiusa, si doveva optare per la seconda.
Ma la storia ha dimostrato
che non sempre scegliere tra questi due tipi di auto era solamente una
questione di confort, ma a volte poteva dimostrarsi un fatto puramente tecnico:
le forti intemperie che si abbattevano su lunghi tratti della gara, potevano
favorire il pilota che aveva optato per il “caldo abitacolo”.
Un esempio lo abbiamo nel
1937, dove la comoda Alfa Romeo 6C 2300 B MM, permise all’equipaggio
Boratto-Guidotti di giungere 4° assoluti in classifica e primi nella loro categoria
Turismo oltre 1500 cc., durante un nubifragio.
Fonte: www.mmdesignexperience.it
Nessun commento:
Posta un commento