Le interviste di Mille
Miglia Design Experience non sono terminate! Arriva il nuovo intervento di
Marina Terpolilli, Giornalista e Presidente della UIGA, Unione Italiana
Giornalisti Automotive e Contributing Editor presso Il Sole 24 Ore.
Abituata e giudicare il
mondo automobilistico, Marina Terpolilli espone un’inedita visione della Mille
Miglia, inserendo un prezioso consiglio per i nuovi talenti che si affacciano
al mondo dell’automotive.
Se
la Mille Miglia, come gara di velocità, non si fosse interrotta nel 1957, quali
vetture avrebbero sbaragliato la concorrenza e avrebbero segnato la differenza
negli anni ?70 e ’80? Perché?
Il mio è un parere del tutto
personale e in parte dettato dal cuore, tuttavia le automobili che certamente
avrebbero lasciato un segno alla Mille Miglia, se non fosse stata interrotta,
sarebbero state le automobili che hanno stravinto nei rally e soprattutto le
Lancia: dalla Fulvia del Drake Sandro Munari alla Stratos, dalla 037 alla S4 e
alla Delta Integrale, che non a caso si è aggiudicata 6 Mondiali Rally
consecutivi. Ma aggiungerei anche le indimenticabili Fiat 124 Abarth e 131
Abarth, tanto per restare nel Gruppo Fiat. La tradizione italiana nelle corse,
e qui mi viene da citare anche l'Alfa Romeo, la sportiva per eccellenza, ha
fatto scuola nei decenni a tutto il mondo.
Da
giornalista abituata a provare e descrivere auto anche con caratteristiche
molto diverse, con quale auto sognerebbe di partecipare ad un’edizione storica
della Mille Miglia?
Se parliamo della Mille
Miglia attuale e quindi aperta solo a vetture d'epoca, sicuramente vorrei
partecipare con un'Alfa Romeo, magari la 6C che guidò Tazio Nuvolari o l'Alfa
Romeo 8C 2300 Spider Zagato di Borzacchini, modelli capaci di vibrare il cuore
solo a vederli
Mille
Miglia Design Experience nasce con l’obiettivo di mettere alla prova nuovi
talenti affascinati dal mondo automotive, dalla sua profonda conoscenza in
questo campo, quale consiglio darebbe ai giovani?
Lasciatevi andare al vostro
sogno, con l'impegno e la costanza si riesce quasi sempre a intraprendere il
lavoro che si desidera. L'automotive è un settore straordinario, in continuo
sviluppo nei vari settori che offre ampi spazi di inserimento. Inoltre in
Italia ci sono delle scuole di Design veramente all'avanguardia, e i nostri
designer sono contesi anche dalle Case estere.
La
sua specializzazione nel settore giornalistico è spiccatamente votata all’ecologia,
quanto conta ora il rispetto dell’ambiente nell’auto e quanto conterà in
futuro?
La scelta ecologica
attualmente è legata a motivi economici a 360 gradi. Ovvero, è difficile
credere che un privato sia disposto a scegliere delle vetture ecologiche se non
ha un tornaconto che lo porti a risparmiare, in benefit o nel costo del
carburante. I costruttori, come le Aziende che ne acquistano alcune, dal loro
canto lo fanno per motivi di immagine, per non incorrere in multe e per
rispondere alle norme antinquinamento, che sono sempre più restrittive. La
nostra speranza sono le giovani generazioni, più sensibili al problema, le
quali -per altro- potranno trovare in futuro delle auto ecologiche più belle
dal punto di vista del design, più efficienti per rendimento energetico, capaci
di utilizzare energia non derivata dal petrolio, e anche più economiche come
prezzo d'acquisto. Le sinergie e le economie di scala porteranno senza dubbio
ad una mobilità personale sempre più "green", abbiamo intrapreso
questa strada e non si torna indietro!
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