martedì 1 ottobre 2013

I disegni di Mille Miglia Design Experience su Quattroruote!


Quattoruote dedica un lungo servizio al design contest Mille Miglia Design Experience, i vincitori e parte dei progetti partecipanti, sono stati descritti dalla più autorevole rivista italiana di motori.

Una soddisfazione per i giovanissimi designer e un'ulteriore conferma dell'intersse sempre vivo per Corsa più Bella del Mondo!


venerdì 28 giugno 2013

Video Premiazione Mille Miglia Design Experience



A freddo un commento? Un sogno. Quando ne parlavamo ad ottobre, per noi era essenzialmente una scommessa: riuscire a coinvolgere un’Azienda come 1000 Miglia Sr.l. in un progetto piuttosto inusuale. Per loro, invece, avrebbe rappresentato una nuova sfida per avvicinare i giovani al mondo incantato e quasi irraggiungibile della Mille Miglia, o meglio della Corsa più Bella del Mondo.

Ormai è lecito dire che entrambi abbiamo raggiunto gli obiettivi. Mille Miglia Design Experience, il primo contest dedicato al mondo della Mille Miglia, dove giovani designer sono stati chiamati per reinterpretare il loro concetto di auto per la Freccia Rossa del Terzo Millennio, ha riscosso un successo enorme. Oltre ottanta ragazzi di tutta Italia coinvolti, da Nord a Sud, passando naturalmente anche per le Isole, il coinvolgimento di Istituti importanti come lo IED e lo IAAD di Torino, oltre cinquanta progetti di altissima qualità inviati e una Giuria di assoluto prestigio chiamata a valutare i lavori.

Non c’è che dire, Mille Miglia Design Experience è stato uno di quei progetti che difficilmente dimenticheremo, anche perché la conclusione non poteva essere più suggestiva, Castel Sant’Angelo con la sua maestosità ha fatto da cornice e ha salutato i tre vincitori del contest: Ataman Ozolcer (categoria Disegni a Mano Libera), Pierpaolo Lazzarini (categoria Disegni Digitali/3D) e Fabiano Nobili (Modelli Fisici in Scala). Probabilmente l’emozione più forte è stata proprio quella di accogliere i vincitori che, con la loro passione, hanno realizzato progetti fantastici, ognuno con la propria visione dell’auto di domani. In quei minuti passati sul palco della Mille Miglia, durante la tappa romana, abbiamo pensato che l’impegno, lo stress e tutta la fatica per realizzare questo design contest, avevano avuto un senso.


sabato 18 maggio 2013

Serata Premiazione Mille Miglia Design Experience


Serata di assoluto prestigio per Mille Miglia Design Experience, contest realizzato in collaborazione con 1000 Miglia S.r.l, che ha coinvolto oltre 80 giovani Designer spingendoli a liberare la propria creatività per progettare la Mille Miglia del Terzo Millennio.
 
In occasione del giro di boa a Roma della Mille Miglia 2013, venerdì 17 maggio, i vincitori hanno ricevuto il meritato premio davanti al numeroso pubblico che, dopo aver assaporato l’eleganza del Ferrari Tribute, attendeva a Castel Sant’Angelo l’arrivo della prima vettura storica partecipante alla Corsa più Bella del Mondo.
Tutti i progetti di ogni singola categoria, disegni a mano libera, disegni digitali / 3D e modelli fisici in scala, si sono distinti per creatività, originalità e tecnica di realizzazione, mettendo in difficoltà la giuria impegnata nella valutazione.

Ataman Ozolcer è stato il vincitore della categoria disegni a mano libera. Con il suo progetto di una nuova Alfa Romeo, ispirata all’Alfa 6C, ha cercato di trasmettere i valori di un'auto storica trasportandoli in uno stile più moderno, con la particolare capote e diversi elementi in pelle.

Pierpaolo Lazzarini, primo classificato della categoria disegni digitali / 3D, ha ideato un'auto chiamata Nuvola, che prende forma  dal corpo di un cigno e con le sue linee continue e retro futuristiche omaggia Nuvolari, l'uomo al volante più veloce di sempre.

Una piccola auto cittadina è la proposta per Mille Miglia Design Experience di Fabiano Nobili, primo classificato della categoria modelli fisici in scala. Il giovane designer ha catturato uno dei valori fondamentali della Mille Miglia, la particolare capacità di adeguarsi ai tempi aprendo la sua gara a tutte le auto di serie, anche le più piccole come la Balilla e la Topolino.

Oltre ai progetti premiati, tutti gli elaborati creati per Mille Miglia Design Experience sono stati esposti nello stand dedicato, allestito proprio nel giorno della premiazione all’interno del Villaggio Sponsor, catturando così l’attenzione del pubblico che si è complimentato con i giovani designer per l’entusiasmo e la passione che ogni singolo disegno riusciva a trasmettere.




martedì 14 maggio 2013

Manca poco alla Premiazione!


Si avvicina la partenza della Mille Miglia da Brescia e la premiazione di Mille Miglia Design Experience a Roma venerdì 17 maggio!

L’appuntamento è dalle ore 14:00 a Castel Sant’Angelo presso il Villagio Sponsor di Mille Miglia, la premiazione dei tre vincitori di categoria (Disegni a Mano Libera, Disegni Digitali/3D e Modelli Fisici in Scala) è prevista per le 20:30, ovvero tra il passaggio del Ferrari Tribute e l’arrivo della prima auto in gara.

Vi aspettiamo nello stand Mille Miglia Design Experience, dove sarà possibile vedere, oltre ai progetti vincitori, tutti i lavori dei partecipanti del design contest dedicato al mondo della Mille Miglia.

Come arrivare?

Da Termini: Linea A direzione Battistini fermata Lepanto oppure Ottaviano






mercoledì 8 maggio 2013

La Giuria si racconta: Giornalista Marina Terpolilli


Le interviste di Mille Miglia Design Experience non sono terminate! Arriva il nuovo intervento di Marina Terpolilli, Giornalista e Presidente della UIGA, Unione Italiana Giornalisti Automotive e Contributing Editor presso Il Sole 24 Ore.

Abituata e giudicare il mondo automobilistico, Marina Terpolilli espone un’inedita visione della Mille Miglia, inserendo un prezioso consiglio per i nuovi talenti che si affacciano al mondo dell’automotive.

Se la Mille Miglia, come gara di velocità, non si fosse interrotta nel 1957, quali vetture avrebbero sbaragliato la concorrenza e avrebbero segnato la differenza negli anni ?70 e ’80? Perché?
 
Il mio è un parere del tutto personale e in parte dettato dal cuore, tuttavia le automobili che certamente avrebbero lasciato un segno alla Mille Miglia, se non fosse stata interrotta, sarebbero state le automobili che hanno stravinto nei rally e soprattutto le Lancia: dalla Fulvia del Drake Sandro Munari alla Stratos, dalla 037 alla S4 e alla Delta Integrale, che non a caso si è aggiudicata 6 Mondiali Rally consecutivi. Ma aggiungerei anche le indimenticabili Fiat 124 Abarth e 131 Abarth, tanto per restare nel Gruppo Fiat. La tradizione italiana nelle corse, e qui mi viene da citare anche l'Alfa Romeo, la sportiva per eccellenza, ha fatto scuola nei decenni a tutto il mondo.

Da giornalista abituata a provare e descrivere auto anche con caratteristiche molto diverse, con quale auto sognerebbe di partecipare ad un’edizione storica della Mille Miglia?

Se parliamo della Mille Miglia attuale e quindi aperta solo a vetture d'epoca, sicuramente vorrei partecipare con un'Alfa Romeo, magari la 6C che guidò Tazio Nuvolari o l'Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato di Borzacchini, modelli capaci di vibrare il cuore solo a vederli

Mille Miglia Design Experience nasce con l’obiettivo di mettere alla prova nuovi talenti affascinati dal mondo automotive, dalla sua profonda conoscenza in questo campo, quale consiglio darebbe ai giovani?

Lasciatevi andare al vostro sogno, con l'impegno e la costanza si riesce quasi sempre a intraprendere il lavoro che si desidera. L'automotive è un settore straordinario, in continuo sviluppo nei vari settori che offre ampi spazi di inserimento. Inoltre in Italia ci sono delle scuole di Design veramente all'avanguardia, e i nostri designer sono contesi anche dalle Case estere.

La sua specializzazione nel settore giornalistico è spiccatamente votata all’ecologia, quanto conta ora il rispetto dell’ambiente nell’auto e quanto conterà in futuro?

La scelta ecologica attualmente è legata a motivi economici a 360 gradi. Ovvero, è difficile credere che un privato sia disposto a scegliere delle vetture ecologiche se non ha un tornaconto che lo porti a risparmiare, in benefit o nel costo del carburante. I costruttori, come le Aziende che ne acquistano alcune, dal loro canto lo fanno per motivi di immagine, per non incorrere in multe e per rispondere alle norme antinquinamento, che sono sempre più restrittive. La nostra speranza sono le giovani generazioni, più sensibili al problema, le quali -per altro- potranno trovare in futuro delle auto ecologiche più belle dal punto di vista del design, più efficienti per rendimento energetico, capaci di utilizzare energia non derivata dal petrolio, e anche più economiche come prezzo d'acquisto. Le sinergie e le economie di scala porteranno senza dubbio ad una mobilità personale sempre più "green", abbiamo intrapreso questa strada e non si torna indietro!




giovedì 2 maggio 2013

La Mille Miglia 2013 apre le porte a Roma!


Mentre si scaldano motori delle splendide 410 vetture che si apprestano a disputare la Corsa più Bella del Mondo, 1000 Miglia S.r.l., la società incaricata di organizzare la rievocazione storica della gara, presenta la 31° Edizione della Mille Miglia alla stampa romana.

L’appuntamento è per venerdì 17 Maggio, con l’ingresso della prima auto, previsto per le ore 21:00, che entrerà nella città Eterna tramite Via Flaminia Nuova. Dopo una breve notte di riposo, le preziose vetture riprenderanno la loro estenuante corsa per completare i fatidici 1600km e tornare finalmente a Brescia.

L’edizione 2013 della Mille Miglia si prospetta piena di novità e sorprese, oltre alla straordinaria varietà di auto pronte al via, ben 76 Case Costruttrici diverse, è da segnalare la partecipazione di Alfa Romeo e Mercedes-Benz, con 35 auto ciascuna, tutte vetture di immenso valore storico, come l’Alfa Romeo 6C 2300, appartenuta a Benito Mussolini, che disputò la Mille Miglia nel 1936, con al volante Ercole Boratto, l’autista del duce.

Anche la sicurezza sarà un punto cardine della Mille Miglia 2013, attenzione particolarmente sentita dal Commissario Straordinario dell’ACI di Brescia, Matteo Piantedosi, che evidenzia un importante sodalizio tra la Mille Miglia 2013 e le Forze dell’Ordine, non a caso anche la scelta della Testimonial della Corsa, Jessica Rossi, atleta del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato e medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Londra 2012 nel tiro a volo.

Queste le piccole anticipazioni di una gare che vuole sempre essere la più bella!




venerdì 19 aprile 2013

Anteprima Mille Miglia Design Experience!


In attesa della valutazione dei progetti da parte della Giuria di Mille Miglia Design Experience, pubblichiamo i disegno digitali di Jadir Minutti, studente dello IAAD di Torino che già abbiamo conosciuto tramite la sua recente intervista.

Jadir, preso dall’entusiasmo di partecipare, anche se come fuori concorso, al design contest dedicato al mondo della Mille Miglia, ha realizzato ben quattro progetti diversi, associandoli a Brand differenti: Alfa Romeo, Porsche, Audi e Volkswagen.





martedì 16 aprile 2013

Mille Miglia Design Experience al fotofinish!


Grande successo per la prima edizione del Mille Miglia Design Experience. Il contest che si è concluso ieri ha vissuto un’ultima giornata ricca di nuove iscrizioni, invio di  progetti e continue richieste di informazioni: l’ultima iscrizione è stata registrata alle ore 19:35 e l’ultimo progetto è arrivato al fotofinish alle 23:59!

La parola ora passa alla giuria che valuterà i lavori e decreterà i vincitori in ogni singola categoria. Il nostro ringraziamento speciale va ai quasi 80 ragazzi che con entusiasmo hanno partecipato al progetto ed hanno immaginato un’auto fuori dalle convenzioni. Ognuno ha sviluppato un aspetto particolare, concentrando la propria attenzione sul comfort di viaggio, sul risparmio energetico e sulla velocità di una sportiva senza compromessi, creando un’unica e personale Freccia Rossa del Terzo Millennio!




venerdì 12 aprile 2013

Weekend No-Stop!


Manca pochissimo alla chiusura del contest Mille Miglia Design Experience! L’invio dei progetti sarà possibile fino alle 23:59 del 15 Aprile, per permettere alla Giuria di eleggere gli elaborati migliori nelle tre categorie: Disegni a Mano Libera, Disegni Digitali/3D e Modelli Fisici in Scala. La premiazione di venerdì 17 Maggio si avvicina, impossibile mancare al “Museo unico e affascinante” che solo la Mille Miglia può offrire!

Lo Staff di Mille Miglia Design Experience resta a disposizione dei partecipanti per tutto il weekend del 13/14 Aprile, tramite l’indirizzo mail info@mmdesignexperience.it e i numeri telefonici 06 966 92 70 e 338 793 38 73. Contattateci per qualsiasi info riguardante l’invio e l’esecuzione degli elaborati!




mercoledì 3 aprile 2013

Mille Miglia Design Experience attraversa l'Oceano!


Jadir Minutti, studente dello IAAD di Torino, racconta la sua passione per il disegno e le auto. Attualmente Jadir risiede in Messico, perciò non può partecipare in modo diretto al concorso Mille Miglia Design Experience.

Ma, affascinato dal primo design contest dedicato al mondo della Mille Miglia, invia i suoi progetti come fuori concorso. Oltre a fare gli auguri a Jadir, che possa in futuro realizzare i suoi sogni, pubblicheremo i suoi disegni al termine del contest, fissato per il 15 Aprile 2013.




sabato 30 marzo 2013

Mille Miglia Story: Una, cento, mille Topolino!




La Mille Miglia almeno fino al 1955 è stata caratterizzata da  un numero sempre molto variegato di Fiat 500 che hanno partecipato nella Corsa più bella del Mondo. Si può dire che le piccole vetturette hanno reso la Mille Miglia una gara aperta anche a quelle automobili che, sempre di più, riempivano le strade delle città italiane.

Dopo l’interruzione della Mille Miglia a causa del Secondo Conflitto Mondiale, nel 1947 giunse al traguardo la Fiat 500 A dell’equipaggio Caratti-Navoni, conquistando un ottimo 51° posto assoluto. Due anni più tardi, nel 1949, la 500 A numero 041 di Alberto Filippi, conquistò invece il primo posto nella categoria 750cc, classe studiata appositamente per favorire la partecipazione delle utilitarie torinesi.

La partecipazione delle piccole creature progettate dall’Ing. Dante Giacosa, andò avanti negli anni, coinvolgendo anche le serie successive delle “Topolino”. Nel 1950 arrivò al traguardo la prima 500 B di Piodi-Citterio, classificandosi in testa nelle loro categoria. Nel 1951, invece, fu la prima volta della 500 C, con  l’equipaggio Scaletta-Taccagnini, giunti al 155° posto assoluto.

La vera invasione di 500 si ebbe però nel 1952, come la C numero 64 di Fellini-Corsini, la numero 2206 di Gianni-Raboni (con testa Superba) e la numero 63 di Recordati-Biagi, quest’ultima arrivò prima al traguardo ma venne squalificata in quanto non conforme al regolamento. La vittoria andò, di conseguenza, a Lunghi-Landi con la numero 90 nella Categoria Turismo Nazionale fino a 750cc ed a Luciano Gianni nell’assoluta 750cc.

Arrivò infine, nel 1953, una sottoclasse studiata appositamente per mettere in concorrenza solo le piccole Topolino, la 600cc. Vinse, nello stesso anno, l’equipaggio Sandrolini-Brighenti; nel 1955 la vittoria andò invece alla Topolino di Omati-Corrazza (numero 27). Da non dimenticare anche le numerose trasformazioni speciali che hanno visto come protagoniste le 500 nelle varie versioni, come la 750 Zagato di Ferraguti-Faido che tagliò il traguardo della Mille Miglia 1951 strappando la vittoria nella classe fino 750cc, Gruppo B.

È superfluo aggiungere che le la 500 “Topolino” può immedesimare l’essenza di una gara che, più di ogni altra, ha lasciato un segno indelebile nel Mondo Automobilistico Italiano e non solo… Può anche essere un’ottima base di partenza per progettare la vettura per la Mille Miglia del Futuro?


La Giuria si racconta: Dott. Marco Mottini.




Il Dott. Marco Mottini, Presidente dell’Automobil Club di Novara, è un esperto internazionale di auto e moto storiche. La vastissima conoscenza ed esperienza nel campo dei veicoli d’epoca lo hanno portato a ricoprire molte cariche importanti nel settore:  Presidente del Club Auto e Moto Storiche ACN di Novara, Presidente della Commissione Tecnica Auto ASI, Rappresentante dell’Italia  nella Commissione Veicoli Storici FIA a Parigi e Vice Presidente nella Commissione Tecnica Auto FIVA. Per la Mille Miglia 2013 ricopre il ruolo di Presidente del Comitato Tecnico di Selezione.

Il Dott. Marco Mottini ha risposto alle domande attinenti al Mondo Mille Miglia e alla passione per i veicoli storici non perdendo di vista il mondo futuro dell’auto.

La Mille Miglia ha dato vita a progetti di auto realizzate appositamente per gareggiare in questa Corsa, l’Uovo di Marzotto ne è soltanto un esempio. Quale altre vetture che hanno partecipato alla Mille Miglia ricorda con particolare interesse?

La Mille Miglia, a mio modesto parere, ha sviluppato non solo auto molto particolari come la Ferrari citata ma ha dato vita ad una serie di elaborazioni di meccaniche di serie e non, anche di grande serie, di carrozzerie e telai impressionanti. Gilco, Dagrada, piccoli artigiani e  le stesse case costruttrici hanno dato vita ad una serie impressionante di modelli specifici per la Mille Miglia. Queste vetture sono sempre state molto più vicine alla gente comune: ciò ha sicuramente contribuito a creare il mito di questa unica ed eccezionale competizione.

Che mondo si nasconde dietro l’auto storica? Al di là del loro valore materiale, cosa spinge  a conservare queste vetture oppure a rincorrerne l’acquisto per anni?

Credo che la molla che spinge noi appassionati, almeno la maggior parte, suscita quello strano sentimento di “Peter Pan” che veleggia sempre negli adulti.  I ricordi di infanzia ci portano spesso indietro nel tempo con piacere.

Se dovesse esagerare, senza limiti ne frontiere, quale sarebbe la sua provocazione per l’auto del domani?

L’auto del domani o meglio l’auto del futuro non dovrebbe in nessun caso dimenticare il passato!

venerdì 22 marzo 2013

Guidati dalla Passione: SP B32

 


Ogni designer o Ingegnere, con la forte passione per il mondo dei motori, immagina un giorno di guidare una propria auto, magari schizza le sue linee su un piccolo pezzo di carta oppure ne realizza pianta e prospetto su una foglio, ognuno conserva un disegno che vorrebbe dedicare solo a sé stesso.

Il Cavaliere del Lavoro Stefano Possati, presidente della Marposs S.p.A., è partito da un’auto di serie per realizzare la sua vettura B32: “La base è una BMW Z3 a cui sono state apportate delle modifiche alle sospensioni posteriori e presenta una scocca che mantiene originali solamente gli sportelli e il parabrezza, quindi completamente rifatta. Dal primo disegno che ho realizzato all’omologazione è passato del tempo, per cui, nel momento in cui siamo arrivati in fondo, è stata sicuramente una grande soddisfazione, perché bella o meno che sia la macchina in realtà è esattamente come volevo che fosse, come l’avevo immaginata. Ho percorso circa 25000km con  la B32 ed è stato importante constatare la sua stabilità anche a velocità un po’ alte”. 

Da vero amante dell’Auto Storica, la sua B32 richiama essenze considerate senza tempo: “Io amo le auto storiche, ne ho diverse ma non mi ritengo un collezionista nel senso vero della parola perché uso tutte le auto che ho. Con la B32 volevo richiamare il concetto  delle fuoriserie degli anni 50-60, con l’impronta della prima Aurelia, della Cisitalia… nella B32 sono presenti gli stilemi di un’auto di circa 60 anni fa.  Quello che volevo era una vettura  con un risultato un pochino razionale, che fosse essenziale ma anche molto divertente da guidare e realizzabile con una spesa ragionevole.  La cosa che mi sorprende, e che mi fa piacere è che, anche le persone non hanno mai visto i modelli ai quali mi sono ispirato, la trovino bella da vedere”. 

Per il futuro il Sig. Possati esprime una sua idea precisa: “Colin Chapman, fondatore della Lotus, diceva che se si aggiunge potenza si va più forte in rettilineo, se si aggiunge leggerezza si va più forte ovunque. Io credo molto nel recupero della semplicità e della leggerezza: oggi le auto sono sicuramente migliori di quelle passate, a 150000 Km basta cambiare la cinghia di distribuzione e la vettura torna nuova; ma sono anche ricche di regolazioni, sistemi elettronici a volte troppo esagerati, ad esempio i sistemi di massaggio dei sedili, l’aria condizionata a più settori in un ambiente comunque piccolo come quello dell’auto, i bauli che si chiudono da soli... Questi sistemi non fanno altro che appesantire l’auto, rendendola sicuramente meno divertente da guidare. Per motivi energetici si sta già facendo un downsizing del motore,  io spero che l’orientamento per il futuro sia il ritorno all’essenzialità”. 

Il Sig. Possati è orgoglioso della realizzazione della propria vettura, e ci saluta con un  prezioso consiglio riservato agli amanti dell’auto che vorranno cimentarsi nella realizzazione della vettura dei loro sogni: “L’Italia è piena di piccoli artigiani in grado di realizzare in termini fisici un disegno, io nella zona tra Bologna  e Modena non ho avuto difficoltà a trovarne di competenti. È necessario partire da una base valida, trovare un’auto che si adatti alle caratteristiche del disegno, con un bel motore e un bel cambio e tutto diventa fattibile, anche la stesse pratiche di omologazione non sono così complesse, basta che l’auto abbia un suo perché. I costi potrebbero sembrare un problema, ma in realtà costa meno di una piccola barca a vela. Una volta che si realizza è bello però farlo in modo che l’auto possa essere usata tutti i giorni, senza infiltrazioni di acqua, senza fischi, cigolii in marcia, in modo da assaporarne solamente il piacere della guida, viaggiando esattamente come su un’auto di serie!”





venerdì 15 marzo 2013

La Giuria si racconta: Prof. Luca Bradini



Il Professore Luca Bradini, Architetto, ricercatore e PHD in Disegno Industriale, ha concentrato le sue attività di ricerca sul Transportation Design, sul Design per la Microgravità e sul Design degli spazi abitativi minimi. Ha insegnato presso la facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Roma “ La Sapienza” ed è docente nel corso di Laurea Disegno Industriale ed Ambientale presso l’Università di Camerino. Dal 1992 collabora con la Zuccon International Project uno dei più grandi studi di progettazione italiani specializzati in trasporti e Yacht Design.

Nella breve intervista, il Professore delinea, con estrema chiarezza e sincerità, l’atteggiamento che i giovani creativi dovrebbero avere nei confronti del mondo dell’Industrial Design, definendo il vero valore di una trasversalità con metodo e dell’interazione costruttiva con il web e con i concorsi come mezzi per l’affermazione.

Mille Miglia Design Experience offre ai giovani designer la possibilità di immaginare l’auto per la Mille Miglia del Futuro. I concorsi possono essere un buon trampolino di lancio e un motivo di stimolo per un giovane designer?

Credo che l’elemento sostanziale perché un concorso sia un efficace volano per l’affermazione di nuovi e giovani designer, sia quello di pensare non al lancio di nuovi designer ma al lancio di nuove idee, e per idee intendo proposte progettuali che testimonino una conoscenza ed una maturazione del designer nel campo dell’innovazione e dove il risultato finale sia sintesi di un processo ideativo in grado di fornire contributi innovativi al prodotto.

Un buon concorso è quello che stabilisce un concreto legame tra il contesto (in questo caso la Mille Miglia Design Experience mi sembra ottimale) e le richieste di progetto, maggiori sono i vincoli di inquadramento più concretezza si da al concorso e quindi ai suoi risultati.

Quanto conta per un designer essere trasversali, ovvero non concentrarsi esclusivamente su un campo ma esplorare più settori possibili? In questo modo si può rischiare di perdere in professionalità o può rappresentare una marcia in più?

Un designer deve essere trasversale ma deve avere un’idea molto precisa del metodo e del processo del progetto, l’esplorazione dei campi è necessaria, utile fondamentale, ma il designer deve affrontare la trasversalità con un metodo strutturato, autonomo e preciso, in grado di valutare i confini delle differenti competenze, sapendosi inserire e contribuire in modo strategico ma mai in modo autarchico. E’ nella natura del progettista cimentarsi con scenari differenti, la professionalità che si acquisisce è fondamentale ma è tale se condotta con un approccio metodologico autonomo, altrimenti si rischia di non riuscire mai a determinare una scelta ma piuttosto a sintetizzare delle volontà altrui.

L’esplosione di internet nell’ultimo decennio ha stravolto i concetti di comunicazione, permettendo anche ai giovani una pubblicità illimitata a costo zero. Crede nella forza del Web, inteso in tutte le sue sfaccettature (siti specializzati, social network, blog…) per comunicare le novità e le idee dei giovani designer?

Piuttosto che credere nel WEB, mi sembrerebbe tardivo affermare la forza di un fenomeno che ormai è consolidato, credo nella capacità che ha il WEB di raggiungere in modo efficace una molteplicità di utenti, il tema dei contenuti è a mio avviso al centro della riflessione da fare. Il WEB è la nuova forma popolare di comunicazione, se non sei nel web rischi quasi di scomparire, ma il web è un mezzo e non da sostanza e contenuti al tuo lavoro solo per il fatto che li immetti nella rete.

Probabilmente il problema principale è la sottile forma di “omologazione” dei prodotti che il web contiene, pensando all’ affermazione che “l’essenziale è invisibile agli occhi” direi che nel web “i contenuti sono invisibili all’occhio” ma sono essenziali e se ci sono fanno la differenza. Quindi se immaginiamo il web come una virtuale vetrina, i nostri lavori possono essere immessi in bellissime vetrine ma quello che poi si porta a casa è il prodotto e non la vetrina, pertanto anche in questo caso comunicare le novità e le idee deve essere fatto dando forte consistenza ai contenuti che tali idee e lavori sottendono, comprendendo che c’è una abissale differenza tra retorica pubblicitaria ed informazione.




sabato 9 marzo 2013

La Giuria si racconta: Prof. Gino Finizio



Nella storia della creatività italiana, Gino Finizio è stato il primo a capire la necessità di collegare l’Azienda con il Designer, creando un modo unico ed inimitabile di gestire l’idea: il Design&Management.

Con il suo lavoro ha messo alla luce il forte legame tra cultura d’impresa e cultura di progetto, un’integrazione volta al continuo miglioramento, all’innovazione, alla ricerca della soddisfazione dell’utente, attraverso un design puro, minimo e sostenibile. La sua particolare genialità lo ha portato al riconoscimento della Laurea ad Honorem in Disegno Industriale e a collaborazioni con Aziende Internazionali in tutti i campi del design, dal Product al Visual, fino al Transportation Design.

Un bagaglio culturale che non ha mai esitato a trasferire con passione ad un numero sempre crescente di studenti presso gli Atenei di Design più importanti in Italia e nel mondo.

Nel suo ultimo libro “Minimo&Sostenibile” c’è una grande attenzione al tema della mobilità all’interno del tessuto urbano. Al proposito, non tutti sanno, che la prima edizione della Mille Miglia (1927) nacque proprio con l’intento di ampliare e rendere più sicura la rete stradale italiana, quale può essere il ruolo del designer in questo contesto?

Il designer non progetta un'automobile unicamente in funzione delle esigenze di stile o di comfort, analizza un contesto più ampio dove gli elementi dominanti sono l'uomo, l'auto e il territorio. Tiene conto, quindi, del fatto che l'auto è un bene di servizio che si rapporta con chi guida.

Il design viene sviluppato in funzione del piacere di guidare, della sicurezza e principalmente del luogo a cui è destinato: la città, luoghi più ampi fino a quelli estremi. Gli elementi chiave che determinano l'auto del futuro sono: il peso, il volume, il costo e l'energia. Nei luoghi ad alta densità si tratterà di un'auto minima, che consente spostamenti fluidi, impedimenti limitati, in modo da lasciare più spazio al vivere umano.

Le competizioni sportive, tra cui la Mille Miglia è una delle più nobili, sono un momento di aggregazione tra uomo, auto e pubblico, per enfatizzare il sistema e richiamare la necessità di competizione insita nell'essere umano. L'auto, per l'autonomia di spostamento che fornisce, facilita la comunicazione tra persone e popoli. La sfida attuale è quella di arrivare prima consumando il meno possibile.

Il tema del Minimo&Sostenibile è estremamente attuale. Ma secondo lei, nel campo automobilistico, qual è un illustre esempio del passato che soddisfi appieno queste due caratteristiche?

La risposta è quasi automatica: la 2CV e Mehari Citroen, a cui si aggiungono la Mini Moke della Austin, la 500 e la prima Multipla di Fiat. Sono auto minime che rapportate ai nostri tempi, alla diminuzione del numero dei passeggeri per auto e all'energia elettrica catturata in spazi minimi assemblati nella ruota, possono definire volumi ridotti che utilizzano energia pulita.

Lei afferma che il bene più prezioso per uno studente o un giovane designer è di avere un buon maestro che lo veicoli verso le scelte giuste. Qual è stata la personalità determinante per la sua formazione? Quanto è importante per lei, invece, il ruolo di maestro che ha sempre svolto in maniera impeccabile? I giovani con i quali ha lavorato, le hanno mai portato nuovi stimoli per i suoi progetti?

Ho avuto la fortuna di incontrare e di lavorare con maestri come Carlo Scarpa, Achille Castiglioni, Giorgetto Giugiaro, Walter De Silva, Rodolfo Bonetto e Richard Sapper. Questi ed altri rappresentano le personalità che hanno maggiormente influenzato le mie scelte progettuali e di design management.  Questi sono stati i maestri dei veri valori del design, cioè la creatività applicata all'industria, senza esuberanze inutili. Il maestro serve a questo, bisogna tornare al concetto di bottega, dove il maestro insegna e trasferisce alle persone che studiano e che vogliono imparare quella che è la sua esperienza, con un accorgimento: l'esperienza rapportata ai tempi, alle materie, alle culture dei posti, lavorare in funzione del cambiamento.
Tutti i giovani con i quali ho lavorato mi hanno sempre stimolato per la loro libertà di pensiero, spontaneità nel formulare e proporre nuove idee e nella voglia di fare e programmare un possibile futuro.