Ogni designer o Ingegnere, con la forte passione
per il mondo dei motori, immagina un giorno di guidare una propria auto, magari
schizza le sue linee su un piccolo pezzo di carta oppure ne realizza pianta e
prospetto su una foglio, ognuno conserva un disegno che vorrebbe dedicare solo
a sé stesso.
Il Cavaliere del Lavoro Stefano Possati, presidente
della Marposs S.p.A., è partito da un’auto di serie per realizzare la sua
vettura B32: “La base è una BMW Z3 a cui sono state apportate delle modifiche
alle sospensioni posteriori e presenta una scocca che mantiene originali
solamente gli sportelli e il parabrezza, quindi completamente rifatta. Dal
primo disegno che ho realizzato all’omologazione è passato del tempo, per cui,
nel momento in cui siamo arrivati in fondo, è stata sicuramente una grande
soddisfazione, perché bella o meno che sia la macchina in realtà è esattamente
come volevo che fosse, come l’avevo immaginata. Ho percorso circa 25000km con la B32 ed è stato importante constatare la
sua stabilità anche a velocità un po’ alte”.
Da vero amante dell’Auto Storica, la sua B32
richiama essenze considerate senza tempo: “Io amo le auto storiche, ne ho
diverse ma non mi ritengo un collezionista nel senso vero della parola perché
uso tutte le auto che ho. Con la B32 volevo richiamare il concetto delle fuoriserie degli anni 50-60, con
l’impronta della prima Aurelia, della Cisitalia… nella B32 sono presenti gli
stilemi di un’auto di circa 60 anni fa.
Quello che volevo era una vettura
con un risultato un pochino razionale, che fosse essenziale ma anche
molto divertente da guidare e realizzabile con una spesa ragionevole. La cosa che mi sorprende, e che mi fa piacere
è che, anche le persone non hanno mai visto i modelli ai quali mi sono
ispirato, la trovino bella da vedere”.
Per il futuro il Sig. Possati esprime una sua idea
precisa: “Colin Chapman, fondatore della Lotus, diceva che se si aggiunge
potenza si va più forte in rettilineo, se si aggiunge leggerezza si va più
forte ovunque. Io credo molto nel recupero della semplicità e della leggerezza:
oggi le auto sono sicuramente migliori di quelle passate, a 150000 Km basta
cambiare la cinghia di distribuzione e la vettura torna nuova; ma sono anche
ricche di regolazioni, sistemi elettronici a volte troppo esagerati, ad esempio
i sistemi di massaggio dei sedili, l’aria condizionata a più settori in un
ambiente comunque piccolo come quello dell’auto, i bauli che si chiudono da
soli... Questi sistemi non fanno altro che appesantire l’auto, rendendola
sicuramente meno divertente da guidare. Per motivi energetici si sta già
facendo un downsizing del motore, io
spero che l’orientamento per il futuro sia il ritorno all’essenzialità”.
Il Sig. Possati è orgoglioso della realizzazione
della propria vettura, e ci saluta con un
prezioso consiglio riservato agli amanti dell’auto che vorranno
cimentarsi nella realizzazione della vettura dei loro sogni: “L’Italia è piena
di piccoli artigiani in grado di realizzare in termini fisici un disegno, io
nella zona tra Bologna e Modena non ho
avuto difficoltà a trovarne di competenti. È necessario partire da una base
valida, trovare un’auto che si adatti alle caratteristiche del disegno, con un
bel motore e un bel cambio e tutto diventa fattibile, anche la stesse pratiche
di omologazione non sono così complesse, basta che l’auto abbia un suo perché.
I costi potrebbero sembrare un problema, ma in realtà costa meno di una piccola
barca a vela. Una volta che si realizza è bello però farlo in modo che l’auto
possa essere usata tutti i giorni, senza infiltrazioni di acqua, senza fischi,
cigolii in marcia, in modo da assaporarne solamente il piacere della guida,
viaggiando esattamente come su un’auto di serie!”
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