venerdì 22 marzo 2013

Guidati dalla Passione: SP B32

 


Ogni designer o Ingegnere, con la forte passione per il mondo dei motori, immagina un giorno di guidare una propria auto, magari schizza le sue linee su un piccolo pezzo di carta oppure ne realizza pianta e prospetto su una foglio, ognuno conserva un disegno che vorrebbe dedicare solo a sé stesso.

Il Cavaliere del Lavoro Stefano Possati, presidente della Marposs S.p.A., è partito da un’auto di serie per realizzare la sua vettura B32: “La base è una BMW Z3 a cui sono state apportate delle modifiche alle sospensioni posteriori e presenta una scocca che mantiene originali solamente gli sportelli e il parabrezza, quindi completamente rifatta. Dal primo disegno che ho realizzato all’omologazione è passato del tempo, per cui, nel momento in cui siamo arrivati in fondo, è stata sicuramente una grande soddisfazione, perché bella o meno che sia la macchina in realtà è esattamente come volevo che fosse, come l’avevo immaginata. Ho percorso circa 25000km con  la B32 ed è stato importante constatare la sua stabilità anche a velocità un po’ alte”. 

Da vero amante dell’Auto Storica, la sua B32 richiama essenze considerate senza tempo: “Io amo le auto storiche, ne ho diverse ma non mi ritengo un collezionista nel senso vero della parola perché uso tutte le auto che ho. Con la B32 volevo richiamare il concetto  delle fuoriserie degli anni 50-60, con l’impronta della prima Aurelia, della Cisitalia… nella B32 sono presenti gli stilemi di un’auto di circa 60 anni fa.  Quello che volevo era una vettura  con un risultato un pochino razionale, che fosse essenziale ma anche molto divertente da guidare e realizzabile con una spesa ragionevole.  La cosa che mi sorprende, e che mi fa piacere è che, anche le persone non hanno mai visto i modelli ai quali mi sono ispirato, la trovino bella da vedere”. 

Per il futuro il Sig. Possati esprime una sua idea precisa: “Colin Chapman, fondatore della Lotus, diceva che se si aggiunge potenza si va più forte in rettilineo, se si aggiunge leggerezza si va più forte ovunque. Io credo molto nel recupero della semplicità e della leggerezza: oggi le auto sono sicuramente migliori di quelle passate, a 150000 Km basta cambiare la cinghia di distribuzione e la vettura torna nuova; ma sono anche ricche di regolazioni, sistemi elettronici a volte troppo esagerati, ad esempio i sistemi di massaggio dei sedili, l’aria condizionata a più settori in un ambiente comunque piccolo come quello dell’auto, i bauli che si chiudono da soli... Questi sistemi non fanno altro che appesantire l’auto, rendendola sicuramente meno divertente da guidare. Per motivi energetici si sta già facendo un downsizing del motore,  io spero che l’orientamento per il futuro sia il ritorno all’essenzialità”. 

Il Sig. Possati è orgoglioso della realizzazione della propria vettura, e ci saluta con un  prezioso consiglio riservato agli amanti dell’auto che vorranno cimentarsi nella realizzazione della vettura dei loro sogni: “L’Italia è piena di piccoli artigiani in grado di realizzare in termini fisici un disegno, io nella zona tra Bologna  e Modena non ho avuto difficoltà a trovarne di competenti. È necessario partire da una base valida, trovare un’auto che si adatti alle caratteristiche del disegno, con un bel motore e un bel cambio e tutto diventa fattibile, anche la stesse pratiche di omologazione non sono così complesse, basta che l’auto abbia un suo perché. I costi potrebbero sembrare un problema, ma in realtà costa meno di una piccola barca a vela. Una volta che si realizza è bello però farlo in modo che l’auto possa essere usata tutti i giorni, senza infiltrazioni di acqua, senza fischi, cigolii in marcia, in modo da assaporarne solamente il piacere della guida, viaggiando esattamente come su un’auto di serie!”





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