La
Mille Miglia almeno fino al 1955 è stata caratterizzata da un numero sempre molto variegato di Fiat 500
che hanno partecipato nella Corsa più bella del Mondo. Si può dire che le
piccole vetturette hanno reso la Mille Miglia una gara aperta anche a quelle
automobili che, sempre di più, riempivano le strade delle città italiane.
Dopo
l’interruzione della Mille Miglia a causa del Secondo Conflitto Mondiale, nel
1947 giunse al traguardo la Fiat 500 A dell’equipaggio Caratti-Navoni,
conquistando un ottimo 51° posto assoluto. Due anni più tardi, nel 1949, la 500
A numero 041 di Alberto Filippi, conquistò invece il primo posto nella
categoria 750cc, classe studiata appositamente per favorire la partecipazione
delle utilitarie torinesi.
La
partecipazione delle piccole creature progettate dall’Ing. Dante Giacosa, andò
avanti negli anni, coinvolgendo anche le serie successive delle “Topolino”. Nel
1950 arrivò al traguardo la prima 500 B di Piodi-Citterio, classificandosi in
testa nelle loro categoria. Nel 1951, invece, fu la prima volta della 500 C,
con l’equipaggio Scaletta-Taccagnini, giunti
al 155° posto assoluto.
La
vera invasione di 500 si ebbe però nel 1952, come la C numero 64 di
Fellini-Corsini, la numero 2206 di Gianni-Raboni (con testa Superba) e la
numero 63 di Recordati-Biagi, quest’ultima arrivò prima al traguardo ma venne
squalificata in quanto non conforme al regolamento. La vittoria andò, di
conseguenza, a Lunghi-Landi con la numero 90 nella Categoria Turismo Nazionale
fino a 750cc ed a Luciano Gianni nell’assoluta 750cc.
Arrivò
infine, nel 1953, una sottoclasse studiata appositamente per mettere in
concorrenza solo le piccole Topolino, la 600cc. Vinse, nello stesso anno,
l’equipaggio Sandrolini-Brighenti; nel 1955 la vittoria andò invece alla
Topolino di Omati-Corrazza (numero 27). Da non dimenticare anche le numerose
trasformazioni speciali che hanno visto come protagoniste le 500 nelle varie
versioni, come la 750 Zagato di Ferraguti-Faido che tagliò il traguardo della
Mille Miglia 1951 strappando la vittoria nella classe fino 750cc, Gruppo B.
È
superfluo aggiungere che le la 500 “Topolino” può immedesimare l’essenza di una
gara che, più di ogni altra, ha lasciato un segno indelebile nel Mondo
Automobilistico Italiano e non solo… Può anche essere un’ottima base di
partenza per progettare la vettura per la Mille Miglia del Futuro?
Fonte:
www.mmdesignexperience.it
Nessun commento:
Posta un commento