Il
Dott. Marco Mottini, Presidente dell’Automobil Club di Novara, è un esperto
internazionale di auto e moto storiche. La vastissima conoscenza ed esperienza
nel campo dei veicoli d’epoca lo hanno portato a ricoprire molte cariche
importanti nel settore: Presidente del
Club Auto e Moto Storiche ACN di Novara, Presidente della Commissione Tecnica
Auto ASI, Rappresentante dell’Italia
nella Commissione Veicoli Storici FIA a Parigi e Vice Presidente nella
Commissione Tecnica Auto FIVA. Per la Mille Miglia 2013 ricopre il ruolo di
Presidente del Comitato Tecnico di Selezione.
Il
Dott. Marco Mottini ha risposto alle domande attinenti al Mondo Mille Miglia e
alla passione per i veicoli storici non perdendo di vista il mondo futuro
dell’auto.
La Mille Miglia ha dato vita a progetti
di auto realizzate appositamente per gareggiare in questa Corsa, l’Uovo di
Marzotto ne è soltanto un esempio. Quale altre vetture che hanno partecipato
alla Mille Miglia ricorda con particolare interesse?
La
Mille Miglia, a mio modesto parere, ha sviluppato non solo auto molto
particolari come la Ferrari citata ma ha dato vita ad una serie di elaborazioni
di meccaniche di serie e non, anche di grande serie, di carrozzerie e telai
impressionanti. Gilco, Dagrada, piccoli artigiani e le stesse case costruttrici hanno dato vita
ad una serie impressionante di modelli specifici per la Mille Miglia. Queste
vetture sono sempre state molto più vicine alla gente comune: ciò ha
sicuramente contribuito a creare il mito di questa unica ed eccezionale competizione.
Che mondo si nasconde dietro l’auto
storica? Al di là del loro valore materiale, cosa spinge a conservare queste vetture oppure a rincorrerne
l’acquisto per anni?
Credo
che la molla che spinge noi appassionati, almeno la maggior parte, suscita
quello strano sentimento di “Peter Pan” che veleggia sempre negli adulti. I ricordi di infanzia ci portano spesso indietro
nel tempo con piacere.
Se dovesse esagerare, senza limiti ne
frontiere, quale sarebbe la sua provocazione per l’auto del domani?
L’auto
del domani o meglio l’auto del futuro non dovrebbe in nessun caso dimenticare
il passato!
Fonte: www.mmdesignexperience.it
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